"Formare
le abitudini dei figli, a volte può semplicemente
voler dire spegnere il televisore
perché ci sono cose migliori da fare… I genitori che si servono
abitualmente
ed a lungo della televisione come di una specie di bambinaia elettronica, abdicano
al
ruolo di primari educatori dei propri figli… I genitori saggi sono inoltre
consapevoli
del fatto che anche i buoni programmi debbono essere integrati da altre fonti
di
informazione, intrattenimento, educazione e cultura."
da La potenza dei media di Karol Wojtyla
Domenica
7 Febbraio
ore
16.30
Teatro Prova
"Fattoria Allegria"
Nina, la Topina di Città viene a trovare
il cugino Pino, il topo di campagna. In questa occasione scopre
un mondo completamente diverso dal suo: quello della fattoria,
nella quale potrà fare esperienze davvero singolari ed emozionanti.
Tra viti e vino, campi di grano, fiori e alveari, sapori e colori
dell’orto, Pino la inviterà ad assaggiare frutti gustosi,
ad assistere alla nascita dei pulcini, a riconoscere gli insetti
amici e nemici dell’orto, a dare un nome alle piante e ai
fiori. Nina incantata ed entusiasta scoprirà quanto è morbido
accarezzare la lana di una pecorella e il piacere di pigiare l’uva
togliendosi le scarpe.
Piano piano si abituerà all’odore
del letame, importante concime per la terra e scoprirà come
si contano gli anni delle mucche. Imparerà come gli animali
sono generosi e importanti per la natura: le api impollinano i
fiori, producono miele e cera; le mucche, con latte e formaggio,
il maialino per salsicce e salami. Grazie all’osservazione
del ciclo della vita imparerà la trasformazione del seme
in pianta, in fiore, in frutto, nella stupore della sapienza della
Natura.
Nella fattoria si fatica, si lavora assai: ma è tutto
festoso, colorato, vitale. Topino Pino le svela i segreti cantando
e ballando: canti in rima, giochi di parole per imparare i nomi
degli abitanti del mondo agricolo. I saccaromiceti non sono parenti
dei mici, tanto temuti dai topi; la coccinella è utilissima
all’orto, perché si mangia tantissimi afidi, che sono
insetti nemici; e la ligula è quella parte del fiore dove
le api succhiano il polline…è davvero facile per
Nina imparare in tanta allegria.
Tra comiche fughe dal gatto e corse
tra i campi, la Topina trascorrerà una delle più emozionanti
giornate della sua vita. Giunta la sera, adagiata su un comodo
cuscino di granturco, si addormenterà felice, circondata
dalle lucciole e dal silenzio della notte.
Dai 3 agli 11 anni
Regia
Silvia Barbieri
Con
Max Brembilla
Giusi Marchesi
Costumi
Marilena Burini
Luci
Dalibor Kuzmanic
Domenica
21 Febbraio
ore
16.30
Pandemonium Teatro
"Checco l'orsacchiotto"
Liberamente ispirato a
“Storie
di orsacchiotto”
di Else H. Minarik
Cosa c’è di più bello per
un bambino di un amico con cui giocare?
Un amico che sia sempre disponibile, mai stanco, che non dica mai
di no,
pronto ad ogni suo desiderio!
Ma dove si possono trovare amici così?
Beh, a volte si trovano … però bisogna cercare bene,
e sovente per un bel
po’ di tempo. Nell’attesa di trovare questo grande
tesoro, quasi tutti i bambini
trovano un buon sostituto in un peluche: un orsacchiotto, una papera,
un coniglio, magari una tenera pecorella!
E quanti giochi si possono fare con questo amico!
Si può andare a pescare, preparare torte e minestre di compleanno,
partire
per un viaggio sulla Luna e lì incontrare i lunatici, farsi
il solletico, mangiare
un cestino da pic-nic, disegnare, ballare, andare a camminare nella
neve,
fotografare gli amici…
E sono proprio questi giochi nei quali si avventureranno i due
protagonisti
dello spettacolo: Tiziano, un adulto dall’animo fanciullo,
e Cecco, il
suo orsacchiotto, naturalmente in compagnia di tutti i nuovi piccoli
amicispettatori
che ogni volta incontreranno.
Dai 3 ai 10 anni
di e con
Tiziano Manzini
Costumi
Chiara Magri
Scenografia
G. Venturuzzo
Carlo Villa
Domenica
7 Marzo
ore
16.30
Teatro
del Drago
"Il mare blu"
ovvero Il delfino magico
Siamo in mezzo al mare, lì abita Dilo.
Lui è un cucciolo e, come tutti i cuccioli
ha una gran voglia di giocare, di muoversi e di saltare, vorrebbe
farlo
con qualcuno, ma non c'è nessuno a tenergli compagnia.
Così decide di
partire alla scoperta del mondo marino. Balene, tartarughe, remore,
cavallucci
marini, saranno di volta in volta i suoi compagni di avventura.
Dilo, però non è un cucciolo qualsiasi, è un
cucciolo speciale (tutti i cuccioli
lo sono, ma lui di più), ha disegnata sul dorso una stella
magica che possono
vedere solo quelli che conoscono il segreto del mare. Questo
significa
che Dilo ha una missione da compiere. Quale sarà?
Per realizzare questo spettacolo la compagnia è partita
da un diario di mare,
che contiene delle storie strane, a volte bizzarre, chissà se
poi sono vere?
A dir la verità non si capisce nemmeno se chi scrive su
questo diario è
un uomo o una donna, forse è un bambino, uno di quelli
che seguiva la
famiglia in giro per il mondo su una barca a vela, o magari
una bambina di
dieci o dodici anni; ma questo ha poca importanza, quello che
interessa è
che le storie sono interessanti: parlano di delfini, di balene,
di tartarughe
marine, di bambini.
Della loro amicizia, della voglia di scoprire il mondo, di cosa
significa affrontare
ogni giorno cose nuove, della solitudine, dell'amore.
Sono questi i temi di questa storia nata dall'acqua, giocando
fra le onde
di un mare blu che oggi ancora, da qualche parte sopravvive ma
che col
passare degli anni sta cambiando colore.